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Foto alla fiera della tradizione a Bucarest

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Le cento parole più conosciute del nostro blog


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martedì

Il Monastero di Stavropoleos, gioiello religioso di Bucarest


Al numero 4 della strada Stavropoleos si trova l’omonimo monastero. Questa meravigliosa chiesa si raggiunge dalla Calea Victoriei immediatamente dopo il caratteristico ristorante “Caru cu Bere”. Il monastero di Stavropoleos venne eretto nel 1724 su ordinazione del patriarca greco ioanichie mentre la corte interiore fu fatta costruire durante il XX secolo in stile neo-rumeno ad opera dell’architetto Ion Mincu.
Questo monastero e’ davvero un gioiello incastonato nella zona storica di Lipscani ed e’ mèta obbligatoria per ogni buon turista che si rispetti . Nel monastero si conservano vecchi testi religiosi e oggetti recuperati anche dalle chiese demolite durante il periodo comunista.
Abbiamo saputo che questo piccolo complesso monastico e’ custodito da quattro monaci, tre sorelle e un prete i quali conducono una vita laboriosa, di preghiere e di studio. Il lavoro dei religiosi consta nella restaurazione dei testi sacri, di arazzi sacri e icone ma anche nella digitalizzazione dei vecchi testi manoscritti e libri custoditi nella biblioteca.
CiaoBucarest tours

mercoledì

Il Palazzo C.E.C.



Passeggiando per la Calea Victoriei, al numero 13, si potrà vedere un palazzo in stile eclettico davvero interessante : il Palazzo C.E.C.
La zona e’ tra le più belle di Bucarest: oltre ai palazzi della Calea Victoriei troviamo il palazzo del Circolo Militare, il Museo Nazionale di Storia, la zona di Lipscani e altre attrazioni ( notevole il monastero di Stravopoleus e l’edificio dove ha sede la più antica birreria della Romania, il Caru cu Bere ). Dal 1900, l’edificio progettato dall’architetto francese Gottereau, fa parte del patrimonio culturale della capitale rumena. Il palazzo, conosciuto inizialmente come Palazzo della Casa dei Depositi, degli Accordi e dell’Economia ( in rumeno “Palatul Casei de Depuneri, Consemnațiuni și Economie” da qui la denominazione C.E.C. ) è oggi sede della banca rumena C.E.C. quindi non visitabile al suo interno almeno fino a quando non verrà trasformato in museo così come e’ nell’intenzione del Municipio di Bucarest

sabato

Il museo nazionale dei pompieri “Foisorul de Foc” a Bucarest


Passeggiando per la strada che parte da Piazza dell’Università ( Piața Universității ) verso il Bulevardul Republicii fino al Bulevardul Ferdinand si trova al numero civico 33 il Museo Nazionale dei Pompieri. Il museo si sviluppa su sei livelli e presenta la storia della lotta dei cittadini di Bucarest contro le fiamme !
La torre fu costruita nel 1892 al posto della precedente torre “Turnul Coltii” e venne utilizzata come riserva di acqua mentre dall’alto dei suoi 50 metri si puo’ godere di un bel panorama sulle case circostanti. Questa torre serviva anche come punto di avvistamento di eventuali fuochi in città visto che ai tempi era la costruzione più alta della capitale. La torre venne utilizzata fino al 1935 in quanto la sua utilità venne superata dall’utilizzo del telefono e dall’altezza di tanti nuovi palazzi. Il 16 settembre 1963 venne inaugurato il museo nazionale dei pompieri. Il museo e’ costituito da vari oggetti utilizzati dai pompieri, disegni, pitture ( notevole un dipinto di Anton Pann ). Purtroppo il museo e’ chiuso il sabato e la domenica mentre e’ aperto dal lunedì al venerdì....

venerdì

Il Palazzo Reale – Museo Nazionale dell’arte




Il Museo Nazionale dell'arte di Bucarest è tra i più importanti di tutta la Romania. La storia di questa costruzione risale agli anni 1812-1820 quando il boiardo Dinicu Golescu fece costruire ( nell’area occupata dall’ala del palazzo detta Kretzulescu ) un grande dimora. Il palazzo divenne dimora signorile per poi passare a dimora reale invernale del primo re della Romania Carol I. E’ propio Carol I che volle costituire una collezione di arte. Dal 1948 la destinazione del palazzo venne convertita ( almeno in parte visto che il corpo centrale ospitava il Consiglio di Stato ) in museo dell’arte. La rivoluzione contro il regime di Ceausescu del dicembre 1989 provoca ingenti danni tanto all’edificio quanto alle opere : oltre l’80 % della struttura fu gravemente avariata e centinaia di opere d’arte vennero distrutte o seriamente rovinate.
Dal 1990 al 2000 seguirono profondi lavori di ristrutturazione del palazzo e delle opere d’arte fino alla riapertura al pubblico del museo appunto nel 2000. La collezione che offre ai visitatori e’ davvero notevole ed e’ divisa tra la galleria d’arte europea situata nell’ala Kretzulescu con 300 opere del XIX e XX secolo divise per scuole ( tra i tanti dipinti si potranno ammirare opere importati deli italiani Antonello da Messina, il Bronzino, Jacopo Tintoretto ma anche gli spagnoli El Greco, Francisco Zurbaràn, il francese Monet, il fiammingo Peter Brueghel, gli olandesi Rembrandt, Rijn e tanti altri ancora ); la galleria di arte vecchia romena con un’esposizione di 900 pezzi tra dipinti,arazzi, sculture e icone provenienti da ogni angolo della Romania e la bellissima galleria di arte romena moderna i cui 700 pezzi mostrano l’evoluzione dell’arte nazionale del XIX e XX secolo con artisti quali Theodor Pallady, Ioan Andreescu, Theodor Aman, Ştefan Luchian, Nicolae Grigorescu e tanti altri. Ovviamente non poteva mancare un’area dedicata al grandissimo scultore rumeno Constantin Brâncuşi. Per gli amanti della cultura e' una tappa di Bucarest da non perdere !

sabato

Il Palazzo Bragadiru edificio storico a Bucarest







Dumitru Marinescu Bragadiru

Passeggiando nei dintorni del Palazzo del Popolo ci siamo imbattuti in un palazzo in stile inzi ‘900 molto bello : il palazzo Bragadiru. Ubicato nella via Calea Rahovei il palazzo si presenta ristrutturato ma circondato da una zona in via di rifacimento .
Il “Colosso”,così conosciuto agli inizi del ‘900, fu voluto da Dumitru Marinescu Bragadiru fondatore di una fabbrica, ancora esistente, di alcol raffinato a Bragadiru, comune nelle vicinanze di Bucarest. Le fortune di Dumitru Marinescu Bragadiru ( la sua famiglia fu tra le prime in Romania nel campo dell’industria leggera e nel campo della birra ) furono la base per questo progetto immobiliare (su progetto dell’architetto tedesco A.Schucker nel 1894 e iniziato attorno al 1905 ) fino all’inaugurazione avvenuta attorno al 1911 . Il palazzo nasce come Centro Culturale, così voluto per via delle origini umili del signor Marinescu che volle creare un centro di ricreazione e svago per i dipendenti della sua fabbrica di birra. Questa costruzione e’ perfettamente in linea con gli altri palazzi storici di Bucarest del tempo: il palazzo del CEC, il Palazzo delle Poste e il Palazzo di Giustizia. Con l’ascesa al potere dei comunisti il palazzo cambia forzatamente proprietario: nel 1948 il potere centrale comunista ordina la nazionalizzazione dell’intera industria rumena quindi, anche la fabbrica di birra conosciuta con il nome del fondatore, venne requisita e rinominata Fabbrica di Birra Rahova e il palazzo prese il nome di “Casa della Cultura Lenin”. Dal 1970 l’ex palazzo Bragadiru ( già sede della banca Bragadiru-Rahova e del cinema Aida ) venne utilizzato come ufficio dell’anagrafe.
Nel 2003 i discendenti di D. Marinescu Bragadiru sono rientrati in possesso del Palazzo ( in base alla legge speciale 10/2001 sulla retrocessione dei beni confiscati durante il periodo comunista a favore dei proprietari e dei loro discendenti ). Oggi il piano terra del palazzo Bragadiru, pur senza perdere la sua identità, è stato ripartito in diversi locali ( probabilmente saranno dati in affitto a bar e negozi ) mentre la sala del piano superiore è adibita a feste ( matrimoni, capodanni, feste da ballo e simili ).
Il Palazzo, con i suoi diecimila metri quadrati costruiti è tra gli edifici dichiarati storici dal Ministero della Cultura e Culti della Romania.
Un’ultima curiosità: il primo telefono della Romania collegava il Palazzo Bragadiru alla fabbrica di birra.

martedì

La Chiesa fortificata di Hărman

Percorrendo la strada a nord-est che Brasov in direzione di Sfăntu Gheorghe si trova il villaggio sassone di Hărman ( in tedesco Honigberg, in ungherese Szászharmány ) con la sua chiesa fortificata del XII secolo. Le mura esterne sono a forma ovale, simili a quelle della non lontana chiesa evangelica di Prejmer, e alte 12 metri sormontate da sette torri di difesa alcune delle quali dotate di feritoie dalle quali versavano pece bollente sugli assalitori. Nei secoli Hărman ha subito gravi danni e distruzioni da parte degli eserciti dei vari invasori ( Tartari, Moldavi,Turchi,Munteni,Austriaci e Siculi ) ma attualmente si presenta ristrutturata e pronta ad accogliere le migliaia di turisti che la visitano ogni anno. Anche questo villaggio è un piacevole punto di interesse turistico che proponiamo durante le nostre escursioni in Transilvania. Per informazioni martinatravelaln@hotmail.com anche http://www.ciaotransilvania.com

mercoledì

venerdì

BIERTAN






Ecco un’altra perla architettonica della Transilvania: la chiesa trecentesca fortificata (Santa Maria) arroccata su una collina che domina il villaggio di Biertan. Anche questo borgo si trova nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO e la curiosità di rivederlo si rinnova ogni anno e ad ogni stagione. L’antico villaggio sassone di Biertan ( Birthalm in tedesco ) è diventata una meta fissa, viaggiando sulla strada per raggiungere Sibiu, di nostri tour dedicati alla Transilvania.
Biertan, così come tutti gli altri villaggi di origine sassone trovano nell’associazione tedesca KirchenBurgenSchutzVerein ( unione per la protezione delle chiese fortificate ) un’importante punto di riferimento sia per quanto riguarda la ristrutturazione ( per via dei fondi che vengono raccolti tra i sassoni emigrati in Germania e sia per le varie attività promosse dalla stessa ).

mercoledì

MARAMURES e il Cimitero Allegro












La “terra del legno” così e’ denominata la regione del Maramures per via dei suoi ricchi boschi di abeti e querce. Con il legno, materia prima per eccellenza, i Moroseni ( gli abitanti del Maramures ) hanno saputo creare dei capolavori assoluti quali chiese con i caratteristici tetti a doppio spiovente , tipici di questa regione. L’UNESCO ha omaggiato questa regione includendo i suoi monasteri nel patrimonio mondiale dell’umanità, un’esempio fra tutti il monastero di Budesti con i bellissimi ed espressivi dipinti al suo interno. Nonostante i tempi moderni in cui viviamo, le tradizioni e la cultura hanno ancora un ruolo importante nella vita di tutti i giorni e ne fanno una regione che puo’ essere considerata una rappresentazione vivente dell’Europa medievale. Curioso e’ l’unico, possiamo dirlo, “ Cimitero Allegro” (in rumeno "Cimitirul Vesel") del mondo nel villaggio di Săpânța ( distante soltanto 4 Km dal confine con l’Ucraina ) dove ogni croce e’ diversa dall’altra con una rappresentazione naif della vita di ciascun defunto e alcune frasi spiritose ( racconti con parole e figure scolpite sulle quasi ottocento croci,vita,morte,miracoli e vizi degli abitanti del posto ) come per alleviare il dolore della morte.
Abbiamo visitato il Maramures durante tutte le stagioni dell’anno ed ogni periodo ci ha regalato paesaggi magici..
Invitiamo tutti a visitare il Maramures !

sabato

Cluj-Napoca la città natale di Mattia Corvino



Una della capitali storiche della Transilvania l’antica Claudiopolis è oggi il capoluogo della regione di Cluj. Dal 1974 la città cambiò nome da Cluj a Cluj-Napoca ( in tedesco Klausenburg, in ungherese Kolozsvár). Interessanti le interpretazioni dell’origine del nome Cluj: alcune fonti dicono che l’origine derivi dalla parola Castrum Clus ( „città chiusa „ per via delle montagne che la circondano) mentre altre fonti vogliono l’origine del nome tedesco Klaus „passaggio tra le montagne ). Cluj-Napoca è stata una delle sette citta medievali sassoni della Transilvania ( in tedesco Siebenbürgen appunto Sette Città ).
L’origine della città nasce dai tempi della colonizzazione della Dacia da parte dei Romani. La sua posizione strategica ne fece un lugo di grande importanza fino ad ottenere lo ius italicum ( condizione giuridica assegnata da Roma e che concedeva diversi vantaggi fiscali agli abitanti del posto ). Successivamente al ritiro dell’amministrazione romana dai territori della Dacia, Castrum Clus ( così nominata in molti documenti dell’epoca medievale ) vede un’importante immigrazione da parte della popolazione sassone con una successiva fioritura di vari commerci e la conseguente nascita di corporazioni di lavoratori in diversi campi. Matei Corvin nacque in questa città favorendo, durante il suo regno ( tra il 1458 e il 1490 ), una buona prosperità.
Il periodo comunista non ha lasciato un segno indelebile nella città così che la visita al centro urbano offre spunti culturali importanti: case medievali si alternano agli edifici asburgici e ungheresi. La Piata Unirii ( Piazza dell’Unità ) è la piazza principale dove si potrà visitare la grande chiesa gotica di San Michele e la statua equestre di Matei Corvin mentre la Cattedrale Ortodossa di Cluj-Napoca costruita durante gli anni 1920-1930, dopo l’unione della Transilvania con la Romania è uno dei principali edifici religiosi della città. Nei pressi della piazza si trova l’interessante Hotel Continental ( preferito dalla nobiltà ungherese tra le due guerre mondiali ). Interessanti sono : il Museo Nazionale dell’Arte della Transilvania, il Museo Nazionale di Storia della Transilvania eil Museo Etnografico della Transilvania, il Parco Etnografico Romulus Vuia, la Chiesa Riformata nel 1436. Da notare come a Cluj-Napoca si trovi una delle più antiche università della Romania, Babeș-Bolyai ( intitolata a due scienziati, uno rumeno e l’altro ungherese ) e il suo importante e bellissimo Giardino Botanico. Per godere di un bel panorama sulla città si dovrà raggiungere la collina Cetăţuia

venerdì

OPEN DELLA ROMANIA TORNEO DI TENNIS “BCR OPEN”





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Ogni anno, a settembre e dopo gli US Open, si svolgono gli internazionali di tennis della Romania a Bucarest. Quasi tutti i migliori giocatori, specialisti della terra battuta partecipano a questo evento mentre una serata e' sempre dedicata ad un'incontro di doppio dimostrativo tra vecchie glorie ( ospiti fissi sono sempre stati il tennista iraniano Mansour Bahrami e l'ex numero uno al mondo rumeno Ilie Nastase, altre volte abbiamo visto campioni come Leconte,WIlander,Noah,Pavel e altri ) . Un motivo in più per visitare la capitale rumena e per veder sul campo i giocatori del circuito ATP ( inclusi anche i migliori italiani ). Subito dopo il torneo, il calendario tennistico propone anche un'incontro di Coppa Davis sempre nel mese di settembre.

HUNEDOARA e il castello di Mattia Corvino

http://it.fotolia.com/id/25010808
Città industriale ( in ungherese Vajdahunyad, Eisenmarkt in tedesco ovvero Mercato del Ferro ) che sorge tra i monti Apuseni e i Carpazi meridionali offre al turista un bellissimo castello medievale. Sir Patrick Leigh Fermor, considerato il più grande scrittore vivente di viaggi ha descritto il maniero di Hunedoara “ è talmente teatrale e fantastico che, a un primo sguardo , sembra completamente irreale”. Il castello di Mattia Corvino ( in ungherese Mátyás Hunyádi detto Mattia "il giusto" ) fu costruito ( ad opera di Iancu de Hunedoara e, in seguito dal figlio Mattia Corvino ) verso la metà del XIV secolo e rappresenta il prototipo della fortificazione medievale con il suo fossato profondo quasi trenta metri, un ponte levatoio stretto e sovrastato da moltissime torri per un colpo d’occhio straordinario. L’interno del castello è in linea con la costruzione esterna neorinascimentale : gallerie, scale, decine di incamminamenti, scale a chiocciola e volte gotiche ne danno un’ulteriore sensazione di inespugnabilità. Iancu de Hunedoara e il figlio Matteo Corvino ( famiglia ungherese e rumena ) rimasero famosi per aver difeso il terrritorio dagli attacchi degli ottomani. Nel 1854 il castello subì un grave incendio ma venne ristrutturato fedelmente fino a presentarsi, ai giorni nostri, come un punto d’attrazione obbligatorio per i turisti che visitano la città.
Sin dai tempi dei romani si conoscevano le riserve di minerale del ferro della zona di Hunedoara ( da qui la denominazione di Mercato del Ferro ) e sono state sfruttate a più riprese mentre dopo la seconda guerra mondiale i comunisti costruirono una grossa acciaieria proprio di fronte al castello deturpandone il panorama ( al momento le autorità locali ne vorrebbero fare un punto d’attrazione turistica trasformandola in museo ).

giovedì

Alba Iulia e la sua Cittadella a forma di stella a sette punte !







ALBA IULIA
Sulle rive del fiume Mureş si snoda la città di Alba Iulia ( conosciuta in tempi antichi come Bălgrad ovvero la Città Bianca, in tedesco Weißenburg e Gyulafehérvárin ungherese ). Numerose testimonianze scritte ( e scoperta di reperti archeologici ) attestano la presenza di insediamenti sin dal neolitico in zona ( 5000-1900 a.C. ). Alba Iulia offre ai turisti un centro storico meraviglioso: la Cetatea ( Cittadella ) il vero e proprio cuore della città progettata dall’architetto italiano Giovanni Morando Visconti e costruita tra il 1715 e il 1738 con l’aiuto di quasi ventimila servi della gleba. La Cittadella ha la caratteristica di essere stata realizzata a forma di stella a sette punte su disegno del maresciallo Vauban, ingegnere di Luigi XIV. La quasi totalità dei luoghi turistici si trovano entro le mura, in strada Mihai Viteazul. I principali obiettivi turistici sono : la Cattedrale della Riunificazione in stile greco-ortodosso, la Cattedrale Cattolica costruita in pietra grigia chiara e un’interno davvero suggestivo, il palazzo vescovile ( risalente al seicento ), il palazzo reale ( qui vi abitarono i reali d’Ungheria al tempo in cui Alba Iulia ne era la capitale mentre in seguito fu la residenza di Mihai Viteazul, il principe della Valacchia che riunì le regioni della Moldavia,Transilvania e Valacchia dal 1600 al 1601 ) e il Muzeul Unirii Alba ( il Museo della Riunificazione )
Fondamentale, nella storia della Romania, la data del 1 dicembre 1918 quando fu firmato l’atto di unificazione tra la Romania e la Transilvania e per celebrare questo evento venne fatta costruire, appunto, la Cattedrale della Riunificazione dopo la prima guerra mondiale mentre nel 1922 venne incoronato Re della Romania Ferdinando I (Ferdinand Viktor Albert Meinrad von Hohenzollern-Sigmaringen ) capace di firmare l’entrata in guerra della Romania contro la sua patria natìa, la Germania.